‘Questa è la Future-land!” — la conferenza stampa di Star Trek Beyond raccontata da una Trekkie riluttante
For an English version of this article, published on the Huffington Post USA, click here.
« Spazio, ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell’astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all’esplorazione di strani, nuovi mondi, alla ricerca di altre forme di vita e di civiltà, fino ad arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima. »
Comincio con l’ammettere che non mi considero una vera ‘Trekkie’ eppure sono cresciuta guardando la serie originale in tivù. Forse parte di me bambina si sentiva accettata nell’universo futuristico di Star Trek, oppure erano proprio l’emozioni che provavo vedendo un mondo del futuro, così diverso dal mio a Firenze, con quel piccolo televisore in bianco e nero che mi aveva regalato la nonna.
Penso però di averli visti tutti gli episodi della serie originale, che poi non è durata tanto a lungo, solo tre stagioni, come i veri ‘Trekkie’ saprebbero dirvi. Mi ricordo il bacio ‘proibito’ fra la afro-americana Uhura e il capitano Kirk, anche se a cinque anni per me i baci sembravano tutti un po’ una schifezza. Mi ricordo lo sguardo diabolico di Spock, che con le sue orecchie a punta era il mio personaggio favorito, e poi quei paesaggi lunari che assomigliavano tanto alle rocce della Sardegna, dove i miei mi portavano per le vacanze.
Ma poi, con la vita, i miei gusti sono cambiati. I baci non sono più fonte di ribrezzo, il televisore è una grande Smart TV a colori, i paesaggi non sono più quelli di Firenze o la Sardegna, e le vicende di Star Trek, in tutta la loro gloria, erano da lungo scomparse dal mio hit parade. Fino alla settimana scorsa, cioè.
Si, perché agl’inizi di ottobre mi sono ritrovata una delle fortunatissime partecipanti alla conferenza stampa di Star Trek Beyond, l’ultimo film della franchise che sarà nelle sale a luglio del 2016, e che al momento, stanno filmando a Dubai, negli Emirati Arabi. Con Idris Elba, Chris Pine, Zachary Quinto, Karl Urban, Anton Yelchin, lo scrittore e attore Simon Pegg, il regista Justin Lin, lo scrittore Douglas Jung e il produttore Jeffrey Chernov, ho passato una mattinata da incanto — un’incanto futuristico, fantascientifico.
Dentro una sala conferenze nel magnifico Burj Al Arab hotel, quell’iconico edificio a forma di vela che non scherza come visione architettonica futuristica, questo numeroso gruppo di talenti mondiali si è radunato per spiegare, e raccontare alla stampa la decisione di filmare Star Trek Beyond nella megalopolis di Dubai.
“Siamo andati in cerca del futuro e l’abbiamo trovato a Dubai!” Ha esclamato con entusiasmo il produttore Jeffrey Chernov poi continuando, “Missione impossibile 4 [Protocollo Fantasma, anche prodotto da Chernov e filmato in parte a Dubai] ci ha fatto capire come i film aiutano il turismo, il cinema aiuta le grandi città a crescere e svilupparsi, e questo a suo turno aiuta i filmmakers.”
Il chairman della Dubai Film and TV Commission, Jamal Al Sharif ha confermato questa fiducia nella città e l’ottimismo di Chernov dicendo, “qui alla Commission lavoriamo sodo per offrire un processo lavorativo che sia piacevole e facile, aiutando produzioni di ogni tipo e calibro. Questo senso di collaborazione fra tutte l’entità nazionali, case di produzione e fornitori rende Dubai una destinazione mondiale cinematografica unica al mondo.” Una situazione idilliaca che viene solo rinforzata dalla presenza del prestigioso Dubai International Film Festival a dicembre di ogni anno, l’unico evento del genere nella regione, e nel Medio Oriente.
Mentre pensavo che Idris Elba per me sarebbe stato la ‘highlight’ della conferenza stampa, devo dire che il silenzioso, contemplativo Chris Pine, che nei film di Star Trek interpreta Kirk, si è rivelato una piacevole sorpresa. Quando gli ho chiesto se credesse che il cinema fosse un ponte che ci può portare a comprendere altre culture, diverse da noi, Pine ha risposto con grazia, “l’arte è un bellissimo specchio, sia se guardiamo un dipinto, o siamo ad un concerto, o al cinema, quello che ci ritroviamo davanti è la nostra umanità. Siamo esseri umani. L’arte è la perfetta equalizzatrice, e c’insegna a celebrare le nostre similitudini, invece di notare le nostre differenze.
Comunque Elba, che ormai sono convinta senta dentro di se una sua colonna sonora personale, sensuale e ritmica, dal modo in cui prende possesso della sala nel momento che ci mette dentro piede, ha risposto anche lui in modo magnifico, “alcuni di noi, che siamo anche genitori, amiamo il cinema, e amiamo introdurre il cinema ai nostri figli. Ma vogliamo anche introdurli ad una certa cultura, per cui penso che sempre di più facciamo riferimento al medium per educare, e presentare altre culture in modo completo, giusto ed espressivo.”
Il co-scrittore, e anche co-star di Star Trek Beyond, Simon Pegg, ha aggiunto un’altra dimensione con la sua risposta, tirando in ballo proprio questo film, e la serie, “Star Trek è la massima espressione di questo [ponte]. Ovviamente, lottano alieni con i tentacoli, ma ha molto a che fare con questo ‘cultural bridging’, perché ci offre l’idea utopistica che sì, possiamo tutti vivere insieme, senza giudizi, senza pregiudizi, ed è una cosa fantastica. Un universo al quale dovremmo ambire, perché forse Star Trek ha molto da insegnarci… Immaginiamoci, se potessimo tutti andare d’accordo.”
Il momento più triste per me è stato quando Zachary Quinto ha parlato di Leonard Nimoy, che recentemente è venuto a mancare, “eravamo incredibilmente vicini, è stato come un padre per me,” ha confessato l’attore che interpreta Spock in Star Trek Beyond, il primo film dopo la morte di Nimoy. Quinto ha continuato dicendo, “sento l’importanza di questa responsabilità ora più che mai, perché Leonard ha sempre avuto un effetto così positivo e profondo su milioni di persone. In questo film, per me, c’è un’altra dimensione… Quella di rendere omaggio al mio caro amico, e continuare la sua ‘legacy’ che ha lavorato così sodo per creare.”
Alla fine, la frase chiave che hanno usato quasi tutti i giornalisti del golfo, e anche nel titolo dell’articolo di un collega dell’Hollywood Reporter, appartiene a Pine, che da vicino è veramente tutta un’altra cosa, credetemi, “mi piace sempre scoprire nuovi posti, e Dubai è una città stupenda. Stamattina mi sono svegliato, ho aperto le tende e guardando fuori ho scoperto quello che sarà il domani. Questa è ‘future-land’.”
Star Trek Beyond è programmato per una distribuzione mondiale dal 16 luglio 2016.

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